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L'Idea

“SE FUNZIONA IN CALABRIA... FUNZIONA DAVVERO!!!”

Questa frase lascia capire, a chi ha pensato e/o ancora pensa a proposito di cambiamenti ed innovazioni e si domanda: “Ma cosa? Con chi? Ma dove? In CALABRIA?”. E si risponde: “Ma per favore, ma non scherziamo. Ma siamo concreti!è così che nasce una grande sfida che non è solo una scommessa.

Durante la nostra vita, possiamo anche rinviare il momento in cui prendere coscienza del vero io di noi stessi, del fatto che “niente sarà più come prima” da adesso in poi, da oggi in poi o da domani in poi (se stiamo andando a dormire, la notte porta consiglio soprattutto se si devono prendere decisioni importanti), ma è sicuro che esiste una linea di confine molto sottile, in stretta relazione con la progressiva evoluzione dei fattori spazio/tempo, oltre la quale è possibile realizzare significativi cambiamenti e rievoluzionare lo stato dei fatti e delle cose tangibili, in maniera inimmaginabile fino all’avvenuta realizzazione degli ideali originati.

 

Pensando alla benvenuta epoca di Internet, ai Social Network, a tutti gli altri sistemi di comunicazione che permettono alle persone di restare in contatto senza sosta, con tanta tristezza facciamo anche cenno all’attentato alle Torri Gemelle e a tutti i miseri e deleteri fatti angosciosi, generati dalla follia di una parte malata dell’umanità, che purtroppo inevitabilmente scaturisce dal progresso e dalle sue implicite trasformazioni. Il nome di Barack Hussein Obama, uomo di colore nato ad Honolulu il 4 agosto 1961, all’età di due anni era già scolpito nella storia degli Stati Uniti d'America, dal discorso di Martin Luther King “I have a dream” del 28 agosto 1963. La terra di Calabria e quello che sanno fare i calabresi nel mondo, saranno un esempio di riferimento per l’umanità intera.

La crisi

A proposito di crisi, parola ricorrente entrata a far parte del dizionario quotidiano di tutte le società moderne, delle aziende piccole, medie e grandi, degli enti, delle associazioni e di tutti gli organi strutturali che costituiscono il mondo reale di oggi, non si farà alcuno sforzo cognitivo al riguardo ma semplicemente, si invita il lettore ad una profonda riflessione su quanto affermava il genio Albert Einstein, vissuto in epoca tra il 1878 ed il 1955. Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare sempre le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e per le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l’inventiva, le nuove scoperte, le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e le sue difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.

L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi, tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla. Non essendoci altro da aggiungere, possiamo solo auspicare che possano arrivare messaggi di incoraggiamento a chi ha già avviato il processo che punta ad una sinergica inversione di tendenza, partendo dal basso e cioè dal sud e cioè dalla calabria.

La mission

Riconoscere, valorizzare, promuovere e sviluppare le infinite risorse dei calabresi e del territorio della Calabria. Attirare nuove masse turistiche attivando i flussi potenziali, attraverso una grande campagna informativa a favore delle innumerevoli ed esclusive eccellenze enogastronomiche, delle abbondanti disponibilità naturali, del patrimonio storico culturale, delle antiche tradizioni artigianali a rischio di estinzione, dei siti archeologici preistorici, attribuibili alle origini più remote della storia dell’uomo. Realizzare condizioni economiche di eccellenza per tutte le pmi che operano sul territorio, favorendo la costituzione delle filiere ed il consolidamento dei network di distribuzione, atti a favorire l’export diretto (dal produttore al consumatore), evitando l’ingerenza e l’omologazione massificata della gdo. Aumentare il benessere per tutti gli abitanti del territorio, iniziando a promuovere la cultura delle attività sportive, del tempo libero e della cura del corpo, favorendo la rinascita dei preziosissimi 6 centri termali presenti in Calabria.

Stabilizzare tutte le fasce sociali verso aspettative di vita e livelli di assistenza tra i migliori in assoluto dell’intero pianeta. Offrire la possibilità ai giovani di rimanere in calabria, affiancando alla preparazione tecnico/scientifica dei laureati, l’originale esperienza delle maestranze agricole ed artigiane. Creare situazioni ottimali affinché i calabresi emigrati siano invogliati a poter ritornare ripopolando i paesi di origine. Ricercare nuove formule di sviluppo per l’integrazione delle popolazioni extracomunitarie emergenti, favorendo l’insediamento nei centri abitati in via di spopolamento e nei distretti agricoli ed industriali in fase di notevole sviluppo. Elevare a 5.000.000 il numero dei residenti in Calabria.

Le infinite risorse

La longeva e gradevole dieta mediterranea, tanto raccomandata dalla ricerca scientifica e confermata da recenti studi medici, si esprime ai massimi livelli di qualità vivendo in Calabria. Lo capiscono bene anche i turisti che non possono godere, negli affollati periodi di vacanza estiva, della migliore accoglienza. Va considerato una volta per tutte e con la massima attenzione, che tutto ciò con cui si riesce a deliziare i visitatori di passaggio attraverso un territorio, rappresenta notevoli probabilità di successo, per la conquista di nuovi potenziali clienti e profittevoli mercati da rifornire, disponendo dell’organizzazione commerciale e produttiva che deve essere adeguata alle nuove opportunità. Rispettando la fantasia del lettore, elenchiamo solo alcune delle eccellenze agroalimentari di cui dispone la calabria, che unite alle lavorazioni esperte delle maestranze artigianali, costituisce un patrimonio enogastronomico esclusivo e senza confronti:

  • agrumi: bergamotto, cedro, clementino, limoni, arance;
  • cipolla rossa di Tropea;
  • liquirizia in modo particolare quella storica di Rossano;
  • salumi, suino nero di Calabria, 'nduja;
  • latticini dop caciocavallo silano, pecorino crotonese;
  • fico dottato cosentino;
  • oli dop bruzio, lametia, alto crotonese;
  • patate;
  • funghi;
  • peperoncino piccante;
  • gassosa al caffé’;
  • gelati, tartufo di Pizzo e nocciola imbottita;
  • vini doc: Bivongi, Cirò, Donnici, Greco di Bianco, Lamezia, Melissa, Pollino, Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, San Vito di Luzzi, Savuto, Scavigna, Verbicaro e da non sottovalutare tutta la produzione realizzata dai privati, il rinomato casareccio.

La Calabria, dispone anche dal punto di vista idrogeologico delle migliori dotazioni. Le acque potabili e minerali sono presenti e distribuite naturalmente in grandi quantità in tutta la regione. Partendo dalla catena montuosa del Pollino, continuando per quella della Sila cosentina, seguendo la Sila piccola del catanzarese, attraversando le Serre del vibonese ed infine l’Aspromonte, l’intera regione gode di un sistema di distribuzione delle acque da vero primato, innumerevoli sorgenti, ruscelli, torrenti, laghi e fiumi, che gratuitamente senza alcun bisogno di trasporto forzoso ne’ ulteriori costi né dispendio di energia, irrigano naturalmente in abbondanza la maggior parte dei territori calabresi.

L’uomo, indipendentemente dal colore della pelle, dal credo religioso, dal livello di preparazione culturale, dal ceto sociale di provenienza e di appartenenza, dalla condizione economica, può rimanere più o meno 40 giorni senza cibo, più o meno una settimana senza bere acqua ma solo pochi minuti senza respirare. Per chi ancora non lo sapesse l’aria più salubre del mondo per la salute dell’uomo, è quella che può respirare chi si trova sull’altopiano più grande d’Europa, la SILA! Restano da confermare le percentuali effettive, ma pare che il 26% della popolazione mondiale, soffre di patologie all’apparato respiratorio ed il 50% delle persone che russano, pari ad un altro 12%, respira male. Tutti i soggetti a rischio e quelli con uno stato di salute già compromesso, potrebbero curarsi semplicemente con esercizi respiratori praticati in un ambiente salubre per brevi periodi di 10-15 giorni da praticare ciclicamente ogni sei mesi. Quindi: tutti in Sila a respirare... è gratis!

La popolazione residente

Gli abitanti calabresi residenti rilevati dall’ultimo censimento del 2018, sono 1.956.687di cui, 959.437 maschi (49,0%) e 997.250 femmine (51,0%) con una densità per kmq di 133,4 che è tra le più basse delle regioni del mezzogiorno a causa del continuo e atavico spopolamento. I calabresi emigrati nel mondo sono circa 18.000.000. La ragione fondamentale che spiega la criticità dell'economia di scala è evidentemente scandita dall’esiguo numero degli abitanti residenti su un territorio lungo e vuoto: siamo troppo pochi. Solo con l’aumento della popolazione e con l’incremento dei flussi turistici (non solo quelli estivi), presenti possibilmente lungo tutto l’arco dell’anno e distribuiti in modo il più omogeneo possibile, sarà possibile creare rapidamente un sistema economico più stabile e con consumi apprezzabili di tutto ciò che viene genuinamente prodotto in loco con l'auspicio di migliorarne ancora l'eccellenza.

Sarebbe quindi il caso di “adottare” il numero più alto possibile di turisti, da coccolare soprattutto nei periodi di bassa stagione, avendo a disposizione il patrimonio stagionale estate/inverno, durante l'intero anno e non limitato ai pochi periodi attuali. Si potrebbe pensare esagerando un po’ di “acquistare” un vagone di turisti al mese per ogni albergo esistente, ma forse sarebbe sufficiente anche solo invitare gratuitamente per il solo soggiorno, tutti coloro che ne facciano richiesta nel giusto periodo e poi chissà che il turismo non cominci veramente.
 
Il turismo

Ma i turisti in terra di Calabria sono soddisfatti? L’Istituto Doxa nell’ultimo rapporto presentato a Venezia presso l’Auditorium S. Margherita in data 19 aprile 2011, afferma che il livello di soddisfazione dei turisti internazionali non è definibile secondo i loro criteri, perché non si può considerare attendibile alcun dato, pur avendo ottenuto giudizi molto positivi per alcuni aspetti, poiché il numero dei visitatori intervistati alle frontiere di uscita (verso il ritorno a casa dopo la vacanza nella regione Calabria), è troppo esiguo. L’ultimo rapporto dell’assessorato al Turismo della regione Calabria, riporta che le strutture ricettive calabresi nel 2010 hanno alloggiato circa 1.488 milioni di turisti (arrivi) che hanno prodotto circa 8.257 milioni di pernottamenti (presenze), con una media di soggiorno di appena 5,5 giorni di permanenza. In termini di arrivi, il principale bacino di origine dei turisti italiani è il mezzogiorno, per gli stranieri l’Europa centrale. La nazione che genera i flussi più consistenti verso la Calabria è la Germania (30% degli arrivi stranieri), seguono la Francia (11%), la Polonia (6%) e la Repubblica Ceca (5%).

La stessa relazione rileva anche una forte disomogeneità delle presenze, con un insediamento di tipo prevalente e circoscritto alle aree litoranee e con scarso orientamento alle zone dell’entroterra. La stagionalità degli arrivi e delle presenze con una significativa contrazione del tasso di occupazione delle camere del comparto alberghiero, la scarsa presenza di stranieri, la mancanza di un sistema di ospitalità integrato, la ridotta professionalità degli operatori pur se associata ad un tradizionale e spiccato senso dell’ospitalità, la spesa media molto ridotta del turista che può diventare però cliente anche dopo il “ritorno a casa”, impone al popolo calabrese un cambio radicale del sistema economico.

Il patrimonio storico

A Papasidero, piccolo comune dell’entroterra calabro all’interno del Parco del Pollino, si trova “la grotta del Romito”. Per poter valutare l’estrema importanza che il sito archeologico in parola rappresenta per la storia dell’uomo, è sufficiente digitare su Google “grotta del Romito”. Il significato di poter conoscere e capire cosa è successo nelle epoche più remote sul nostro pianeta terra, è ben noto a chi, come il prof. Paolo Graziosi prima e successivamente a partire dal 1961 dal prof. Fabio Martini docente di Storia presso l’Università di Firenze, abbia dedicato tanto tempo alla scoperta dei segreti racchiusi in un sito così importante che guarda caso si trova in Calabria e forse proprio per questo motivo nessuno o quasi ne è a conoscenza neanche tra i calabresi.

Mah! Che facciamo? Lo diciamo a tutti così poi i turisti, gli studiosi e magari anche i curiosi affolleranno la Calabria? NO. La Calabria serve così com’è. Al lettore attento non deve sfuggire che l’I.I.A.S. (Istituto Italiano di Archeologia Sperimentale che ha sede a Genova), mette a disposizione (si fa per dire perché forse è a pagamento) una guida, un cd-rom, un filmato e un fumetto, tutti strumenti utili diretti ai ragazzi/studenti, che certamente saranno realizzati in maniera lodevole, ma che potrebbero essere sviluppati in modo apprezzabile anche dagli enti locali e/o dagli operatori calabresi. In ordine non esaustivo (elenco che potrà essere arricchito grazie al contributo con segnalazioni al portale dai nostri lettori), vengono menzionate alcune eccellenze del patrimonio storico, archeologico, artistico e culturale della Calabria, di primaria importanza:

  • area archeologica di Casignana;
  • area archeologica di Castiglione di Paludi;
  • area archeologica di Francavilla marittima;
  • area archeologica di Monasterace marina;
  • area archeologica di Punta Alice;
  • area archeologica di Vibo Valentia;
  • parco archeologico di Capo Colonna;
  • parco archeologico di Locri Epizefiri;
  • parco archeologico di Ccolacium;
  • parco archeologico di Sibari.

Tutti gli innumerevoli monumenti ed i pezzi di storia riconducibili al periodo del Paleolitico, delle Invasioni Barbariche, della Magna Grecia, del Risorgimento, dell’Unità d’Italia ecc., hanno impreziosito il territorio dell’intera regione, rappresentano un notevolissimo bagaglio di antiche tradizioni e di grande cultura, di cui ogni calabrese può essere fiero ed orgoglioso.  

Il divario tra nord e sud

Italia! Un paese a due velocità non per scelta politica o sociale, ma per un oggettivo destino geografico che concorre a creare una vantaggiosa diversità, in base al punto di vista di chi osserva. Non si può pensare neanche per un attimo di voler modificare la conformazione del territorio, della bellissima nazione così lunga e stretta, ma è possibile riconoscere con estrema facilità che proprio dalla successione orografica e dalla continua diversità di ogni regione, esistono concrete opportunità di sviluppo economiche e sociali, se vengono rispettati i criteri ed i processi e se si decide correttamente in che modo distribuire le risorse dei luoghi. Insediamenti industriali esagerati al sud (che non servono e non rispettano la vocazione naturale degli abitanti e del territorio), villaggi turistici favolosi in riviera insediati nelle regioni nordiche (che non godono del clima ottimale nel lungo periodo), sono decisioni che appartengono solo ad inutili speculazioni, a danno delle vere esigenze della fetta più larga della popolazione residente ed a favore solo dei pochi artefici delle occhiute rapine.

Come ribatte il simpatico albanese: cchiu’ pilu pe’ tutti! eh si!

Se si corrompe la sana gestione di un ente, si costringono inevitabilmente gli amministratori, si convince chi malvolentieri accetta l’insediamento di strutture estranee e non strettamente necessarie alla specifica economia dei distretti del luogo, si alterano gli equilibri naturali del territorio sfruttato poiché ritenuto strategicamente poco importante, c’è sempre un prezzo da pagare e qualcuno a cui viene servito il conto. L’acqua minerale imbottigliata nelle regioni del nord non può essere bevuta a 1.000 km di distanza e viceversa, quindi sarebbe auspicabile per una lunga serie di valide motivazioni, che ognuno possa bere l’acqua del proprio rubinetto. L’energia che serve in Campania e/o in Puglia o addirittura chissà dove, non si può pensare ne accettare che venga prodotta in Calabria, anche se le nuove centrali a carbone saranno rivestite da promettenti ed artificiosi parchi botanici. inoltre come se non bastasse e per chi non lo sapesse, anche il trasporto dell’energia ha un costo che viene spalmato sulle reti di trasporto e distribuzione. In altre parole: “paga pure... chi se la piglia in saccoccia”.

Per riuscire a competere con le nuove realtà economiche dei paesi emergenti, sarebbe ora di finirla con le prepotenti conquiste e sarebbe più opportuno, attuare piani strategici sinergicamente alle effettive potenzialità ed alle esigenze di tutti gli attori del sistema. Sarebbe opportuno riuscire finalmente una volta per tutte dopo 150 anni, considerare l’italia unita anzichè l’Unità d’Italia che tanto è costata a tutto il popolo italiano in termini di sacrifici e valorose vite umane. In ogni continente esiste un nord come esiste un sud del paese. Solo riconoscendo e rispettando le numerose ed evidenti diversità, le caratteristiche tipiche ed oggettive, le dimensioni sociali e reali rapportate alle popolazioni residenti, si possono concretizzare i miglioramenti indispensabili alle regioni del nord ed a quelle del sud, guardando con fiducia ad un futuro di benessere per il sistema economico collettivo delle nazioni e del mondo intero.
 
La certezza del cambiamento

Il popolo calabrese, encomiabile esempio di operosa laboriosità, annovera nelle proprie fila un esercito di autorevoli ambasciatori di nobili principi, stimati professionisti, famosi imprenditori, distinti personaggi nel campo dello spettacolo ed artistico, insomma persone di successo presenti in ogni angolo del pianeta. Probabilmente così come si forma ogni oggetto di grande pregio (ad esempio, il diamante si forma attraverso un elaborato processo di sintesi, in cui si sviluppano enormi concentrazioni di pressione, esercitate nelle profondità della terra dalle falde dei vari sedimenti sugli strati rocciosi sottostanti e dove si sviluppano temperature elevatissime, in cui vengono a trovarsi i materiali del sottosuolo), il grande prestigio conseguito da molti rappresentanti del popolo calabrese, scaturisce da solidi principi morali che mantengono salda la tradizionale educazione all’impegno, al sacrificio ed alla determinazione del riscatto personale, nel sistema sociale di appartenenza di cui fanno parte, nonostante le molteplici difficoltà che la condizione di emigrato, ha sempre delineato nella vita di questi individui.

Il popolo calabrese forse è un po’ definibile come racconta la favola di Hans Crhistian Andersen, Il brutto anatroccolo, oppure se preferite: dalla crisalide alla farfalla. Partendo proprio dal battito delle ali della farfalla, si può pensare al magico cambiamento (avvolto nel mistero) che avviene anche in natura, quando si realizza una sorprendente ed inaspettata quanto spettacolare trasformazione. Recentemente uno scrittore famoso, ha saputo immaginare e descrivere sapientemente come può scaturire dal battito delle ali di una farfalla un dirompente effetto tuono, in grado di generare una inarrestabile reazione a catena. Si invita il lettore per una migliore comprensione dell’effetto sorpresa, a vedere il filmato riguardante la storia della cantante Susan Boyle al seguente link...

La “palla al piede” del paese

Se non fosse per le regioni del mezzogiorno, che rallentano la ripresa della crescita dell’Italia, il PIL del paese sarebbe al pari di quello della Germania. Facendo riferimento ai maggiori indicatori economici, classificati nelle numerose statistiche, possiamo renderci conto che se si volesse incolpare una delle regioni italiane di essere il fanalino di coda, si potrebbe facilmente pensare alla Calabria. Probabilmente l’affermazione di cui sopra non lascia molto margine di discussione, però è anche vero che la situazione della Germania è, non solo diversa da quella italiana ma riesce a godere di un effetto trainante che da qualche anno riguarda lo sviluppo della ex Germania dell’Est, successivamente alla caduta storica del muro di Berlino e di notevoli investimenti che in seguito all’unificazione del paese, si sono potuti concretizzare nelle nuove strutture.

Pensando alla citazione del personaggio di Tancredi nel fantastico romanzo “Il gattopardo” dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, esiste la sapiente risposta più adatta ai nostri tempi “Per cambiare quello che non ci soddisfa, è necessario cambiare il nostro atteggiamento e provare nuove strade e nuovi sistemi”. Per “mollare il freno a mano tirato” della nostra Italia, il problema delle regioni del mezzogiorno si dovrebbe trasformare “dalla questione meridionale” in “opportunità del mezzogiorno per l’Italia”. 

L'eldorado italiano

La scommessa di riuscire ad attirare nuove presenze in Calabria, può sembrare molto ardua. Il territorio delle 5 province calabresi, può accogliere più che degnamente un numero di gran lunga superiore a quello attuale. La Calabria, dispone di 3 parchi naturali: Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale della Sila e Parco dell’Aspromonte. La folta vegetazione montana e collinare, consente alla regione la migliore ossigenazione possibile che suffragata dal continuo ricambio del macro clima ed essendo nella posizione strategica al centro del mare mediterraneo, gode di un clima invidiabile sia nel periodo estivo che in quello invernale. Delle coste è superfluo fornire descrizioni che sarebbero in ogni caso riduttive riguardo agli oltre 850 km di litorale marino che si estende sui due versanti del mare Ionio e del mare Tirreno.

L’idea attuale è quella di trovare altri operatori del settore turistico alberghiero (oltre quelli che hanno già aderito con la disponibilità di circa 2.500 posti letto), disposti ad ospitare per il soggiorno gratuito a titolo promozionale nei periodi di bassa stagione, tutti coloro che ne faranno richiesta attraverso il portale. Tutto ciò avverrà senza scopo di lucro, ma solo per rilanciare il turismo distribuito su tutto il territorio dell’intera regione e nell’arco di tutte le 4 stagioni dell’anno. Se la regione Calabria vincerà questa scommessa, dipenderà soprattutto dai calabresi, ma sarà di grande aiuto anche la partecipazione attiva di tutte le componenti propositive del paese, di tutti i calabresi nel mondo che vorranno fare da tramite informando le popolazione dei paesi in cui si trovano, in modo particolare: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti d'America, Germania, Francia, Svizzera ecc.

Conclusioni

Non è prevista nessuna conclusione, poiché questo è solo l’inizio di un grande cambiamento che sarà in continua evoluzione. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto sin dal primo momento alla lungimiranza del progetto CalabriALL e che con la loro fiducia, hanno alimentato la linfa vitale al suo continuo sviluppo. Ringrazio anche tutti coloro che non hanno creduto subito e che solo successivamente hanno capito, perché con la loro indecisione hanno confermato che come in tutti i grandi cambiamenti della storia, solo i sognatori ed i visionari riescono a vedere prima degli altri quello che ancora non è visibile a tutti. Ringrazio i calabresi nel mondo che si sforzano ogni giorno di potersi integrare sempre meglio nei paesi in cui vivono, lontani dalla loro terra di origine e dai loro affetti più cari, affrontando con dignità le grandi sfide che la vita tutti i giorni ci permette di superare, attraverso le difficoltà vissute come momento di crescita e di verifica del nostro carattere e delle nostre capacità.

A tutti auguro un felice in bocca al lupo!!! Anche perché noi calabresi i lupi siamo abituati ad accarezzarli.

Parola di Nicola

 

 

 

Nicola Baldo e ... Non Solo ACQUA !!!

Nicola Baldo Facile ... COME BERE 1 BICCHIER D'ACQUA !!!

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